LE RICETTE DEL FASCISMO |
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Cucina Classica Moderna | |
Scritto da Damiano Savin | |
Dopo le privazioni dovute alla guerra, è quindi inevitabile che tutti si immergano in quel bagno di follia che sono gli anni venti. Ad approfittarne furono soprattutto le donne che, con gli uomini al fronte, conoscono per la prima volta una breve stagione di autonomia. Purtroppo si tratta di una parentesi, il crollo della borsa di Wall Street nel 1929, obbliga tutti ad un brusco risveglio e le “maschiette” degli anni venti sono costrette ad abbandonare l’indipendenza raggiunta. Con l’avvento del regime fascista, che impone un ritorno ai valori tradizionali, il tema del saper cucinare viene posto tra le virtù indispensabili delle future spose. L’editoria che, come la comunicazione in generale, durante il fascismo acquista nuovo slancio, è prodiga di pubblicazioni. Lo stile adottato nei ricettari diviene confidenziale e le autrici non celavano il fatto che un buon piatto possa essere un ottimo mezzo per conquistare un fidanzato o un marito. In questo senso il titolo per eccellenza fu Il talismano della felicità di Ada
CUCINA AUTARCHICA: SALSE MAIONESI……PER QUESTI TEMPI
Sospira l'una e sospira l'altra: “ Squisiti sono i pomidoro crudi con un giallo e sodo ponticello sopra ciascuno ma …. “ , “Ultra squisita è un'insalata di varie verdure lesse, ma …..“ Ma … come poterli preparare questi piattini prelibati e tutti quanti adatti anche ai tempi attuali, se tutti quanti esigono la gialla salsa maionese, e se la salsa maionese esige – oltre a uova, limone, e lunghissimi rimescolamenti – anche olio tanto, tanto, tanto ? Come fare ? Ebbene, si può. Con un solo tuorlo, un solo cucchiaio di olio, il succo di un limone e gli indispensabili rimescolamenti, si può presentare una salsiera colma di soda e squisita maionese purchè …. Si possieda un mortaio di marmo con il suo relativo pestello di porcellana o di legno. E se volete fare l'esperimento di questa maionese che di un solo cucchiaio intacca la bottiglia dell'olio …. Lessate una patata grossa quanto un grosso uovo; pelatela; pestatela e ripestatela nel mortaio; aggiungete un torlo d'uovo crudo, un pizzico di sale e con il pestello pestate e ripestate; unite un cucchiaio (uno solo) d'olio, e ancora pestate, pestate e ripestate; lasciatevi sgocciolare tutto il succo di un bel limone succoso, e pestate, e pestate, e pestate sino a che avrete ottenuto una pastella spumosa, levigata e soda …… talmente anzi soda che (se la consistenza ne fosse eccessiva) dovete anche aggiungere un goccio d'acqua per ridurla alla giusta consistenza di una comune maionese.
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